Lozio Villaggio degli Alpinisti: l’Altopiano del Sole incontra Lungiarü
Dallo scorso dicembre Lozio fa parte del prestigioso club dei Villaggi degli alpinisti (Bergsteigerdörfer): una rete formata da località esemplari nell’ambito del turismo alpino sostenibile, che conta diversi centri tra Austria, Germania, Italia, Slovenia e Svizzera.
Questo progetto nasce con l’obiettivo di promuovere un turismo di montagna basato sui principi del rispetto e della sostenibilità, puntando a valorizzare il territorio attraverso interventi a basso impatto ambientale.
COSA SIGNIFICA ESSERE VILLAGGIO DEGLI ALPINISTI
Che cosa comporta questo riconoscimento?
Per rispondere alla domanda, Natale Gemmi (coordinatore del progetto Villaggio degli alpinisti di Lozio) e Giorgio Buzzi (presidente dell’Altopiano del Sole) hanno incontrato Giorgio Costabiei, sindaco di San Martino in Badia e della frazione di Lungiarü, primo Villaggio degli Alpinisti nelle Dolomiti.
Dal confronto con il primo cittadino dell’Alto Adige, è emerso come quello di “Villaggio degli alpinisti” rappresenti un vero e proprio sigillo di qualità, riconosciuto da un pubblico che conta circa 2 milioni e mezzo di tesserati e che predilige una modalità di turismo slow, tra attività all’aperto e posti dove riscoprire il piacere di stare a contatto con la natura.
L’obiettivo comune dei Bergsteigerdörfer è chiaro: creare un’esperienza autentica che lasci un impatto positivo sui visitatori e sull’ambiente.
Il Villaggio degli alpinisti è più di una meta turistica, è un impegno verso la sostenibilità, che prevede il coinvolgimento degli enti locali, della comunità e dei turisti per preservare e promuovere l’ecosistema locale.
Per chiarire cosa significhi essere un Villaggio degli alpinisti, Natale Gemmi utilizza una metafora molto efficace:
“È come andare in un ristorante con una stella Michelin: da utente sai già che livello di cucina e di accoglienza aspettarti, perché la stella rappresenta di per sé una garanzia. Allo stesso modo, il titolo di Villaggio degli alpinisti identifica un territorio con delle caratteristiche specifiche, e chi lo visita sa già che in questa località non troverà né grandi centri commerciali né catene di moda, ma botteghe di artigianato locale, trattorie con prodotti a km0 e percorsi adatti a passeggiate slow dove stare in armonia con la natura.”
PROSPETTIVE FUTURE
La certificazione ottenuta a dicembre 2023 conferisce a Lozio il titolo di primo Villaggio degli alpinisti della Lombardia. A metà maggio si terrà l’evento di inaugurazione ufficiale, con la firma della Convenzione delle Alpi alla presenza del sindaco e del presidente del CAI austriaco.
Per Lozio e per tutto l’Altopiano del Sole, questo riconoscimento rappresenta un’opportunità e uno stimolo importante per intercettare e incentivare un turismo nuovo, che mette sempre più al centro il rapporto privilegiato con la natura e la possibilità di vivere un’esperienza autentica con il territorio.
Dallo scorso dicembre Lozio fa parte del prestigioso club dei Villaggi degli alpinisti (Bergsteigerdörfer): una rete formata da località esemplari nell’ambito del turismo alpino sostenibile, che conta diversi centri tra Austria, Germania, Italia, Slovenia e Svizzera.
Questo progetto nasce con l’obiettivo di promuovere un turismo di montagna basato sui principi del rispetto e della sostenibilità, puntando a valorizzare il territorio attraverso interventi a basso impatto ambientale.
COSA SIGNIFICA ESSERE VILLAGGIO DEGLI ALPINISTI
Che cosa comporta questo riconoscimento?
Per rispondere alla domanda, Natale Gemmi (coordinatore del progetto Villaggio degli alpinisti di Lozio) e Giorgio Buzzi (presidente dell’Altopiano del Sole) hanno incontrato Giorgio Costabiei, sindaco di San Martino in Badia e della frazione di Lungiarü, primo Villaggio degli alpinisti nelle Dolomiti.
Dal confronto con il primo cittadino dell’Alto Adige, è emerso come quello di “Villaggio degli alpinisti” rappresenti un vero e proprio sigillo di qualità, riconosciuto da un pubblico che conta circa 2 milioni e mezzo di tesserati e che predilige una modalità di turismo slow, tra attività all’aperto e posti dove riscoprire il piacere di stare a contatto con la natura.
L’obiettivo comune dei Bergsteigerdörfer è chiaro: creare un’esperienza autentica che lasci un impatto positivo sui visitatori e sull’ambiente.
Il Villaggio degli alpinisti è più di una meta turistica, è un impegno verso la sostenibilità, che prevede il coinvolgimento degli enti locali, della comunità e dei turisti per preservare e promuovere l’ecosistema locale.
Per chiarire cosa significhi essere un Villaggio degli alpinisti, Natale Gemmi utilizza una metafora molto efficace:
“È come andare in un ristorante con una stella Michelin: da utente sai già che livello di cucina e di accoglienza aspettarti, perché la stella rappresenta di per sé una garanzia. Allo stesso modo, il titolo di Villaggio degli alpinisti identifica un territorio con delle caratteristiche specifiche, e chi lo visita sa già che in questa località non troverà né grandi centri commerciali né catene di moda, ma botteghe di artigianato locale, trattorie con prodotti a km0 e percorsi adatti a passeggiate slow dove stare in armonia con la natura.”
PROSPETTIVE FUTURE
La certificazione ottenuta a dicembre 2023 conferisce a Lozio il titolo di primo Villaggio degli alpinisti della Lombardia. A metà maggio si terrà l’evento di inaugurazione ufficiale, con la firma della Convenzione delle Alpi alla presenza del sindaco e del presidente del CAI austriaco.
Per Lozio e per tutto l’Altopiano del Sole, questo riconoscimento rappresenta un’opportunità e uno stimolo importante per intercettare e incentivare un turismo nuovo, che mette sempre più al centro il rapporto privilegiato con la natura e la possibilità di vivere un’esperienza autentica con il territorio.